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▐ MASTOPLASTICA ADDITIVA/anticipo vincolante 700 € e poi il preventivato in clinica.

MPA

Nuovo prodotto/trattamento

33 trattamenti/prodotti/eventi disponibili

700 € tasse incl.

Scheda tecnica

Codice prodotto: KSM

Dettagli

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MASTOPLASTICA LIFTING + PROTESI

Quando è necessario:

▀ Quando senti che il tuo décolleté non rispecchia la tua identità estetica o femminile, oppure hai vissuto cambiamenti che ne hanno alterato forma e volume, la MASTOPLASTICA ADDITIVA può essere la risposta giusta. Si tratta dell’intervento di chirurgia plastica ESTETICA PIÙ RICHIESTO AL MONDO, in assoluto. Ma non è solo una questione di volume: oggi parliamo sempre più spesso di HARMONIC BREAST DESIGN, cioè di un rimodellamento tridimensionale del seno che punta all’ARMONIA, prima ancora che alla grandezza. La mastoplastica additiva è indicata per chi desidera: AUMENTARE IL VOLUME di un seno naturalmente piccolo o ipoplasico, RIPRISTINARE PIENEZZA dopo una gravidanza, un dimagrimento importante o l’invecchiamento, CORREGGERE ASIMMETRIE visibili, RICONQUISTARE la propria FEMMINILITÀ dopo un trauma o una mastectomia. Oggi si esegue con PROTESI DI NUOVA GENERAZIONE, altamente SICURE, biocompatibili, resistenti e con una vasta scelta di forme e consistenze. Inoltre, quando possibile, si ricorre a tecniche MININVASIVE, con cicatrici RIDOTTE e posizionamenti protesici personalizzati. La mastoplastica additiva non è una scelta puramente estetica, ma spesso risponde a un bisogno PSICO-FISICO PROFONDO: migliorare la PERCEZIONE DI SÉ, la QUALITÀ DELLA VITA e la propria capacità di VIVERE IN PIENEZZA la femminilità. In alcuni casi, può essere eseguita anche per correggere malformazioni congenite come il seno tuberoso o la micromastia, oppure come parte di un percorso ricostruttivo post-oncologico.Nei casi più selezionati, la mastoplastica può essere associata a un LIPOFILLING (innesto di grasso autologo) per ottenere un risultato ancora più naturale al tatto e alla vista.b La chirurgia del seno è un’ARTE, oltre che una SCIENZA, e richiede uno studio personalizzato delle proporzioni corporee, della qualità dei tessuti e delle aspettative della paziente. Per questo, il primo passo è sempre una CONSULENZA ATTENTA, che possa valutare INDICAZIONI, LIMITI, BENEFICI e RISCHI dell’intervento…
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Aspetti pratici della seduta:

▀ Il giorno dell’appuntamento in clinica dovrai aver compilato e messo in borsa il MODULO del CONSENSO INFORMATO (scaricabile in fondo alla pagina) ed il MODULO DI ACQUISIZIONE ANAMNESI (MAA - scaricabile anche dalla pagina: account/myoffice) per precompilarlo solo nelle sezioni verdi. Il consenso informato è un DOCUMENTO MEDICO-LEGALE che ti informa sul trattamento a cui ti vuoi sottoporre e che dovrai stampare, compilare, firmare e consegnare al chirurgo il giorno dell’appuntamento. In clinica ti devi presentare a DIGIUNO DA 6 ORE e senza aver bevuto DA ALMENO 3 ORE per evitare lo stimolo della NAUSEA dopo la sedazione. Dovrai compilare degli incartamenti aggiuntivi a quelli che trovi sulla pagina account/myoffice che riguardano la burocrazia della clinica in cui ti operi e poi colloquiare ancora con l’anestesista per le ultime indicazioni. Il chirurgo, dopo aver riguardato le analisi ed aver compilato la cartella clinica della clinica passerà alla fase successiva che consiste nel fotografarti accuratamente. Prima dell’intervento, il chirurgo procederà a disegnare con cura SUL TUO CORPO una mappa chirurgica fatta di LINEE e SIMMETRIE che guiderà ogni fase dell’operazione. Questo schema preoperatorio è fondamentale per ottenere un risultato equilibrato, armonico e personalizzato, rispettando la tua anatomia e i tuoi desideri. Qualche istante prima dell’ingresso in sala operatoria, sarai disinfettata accuratamente con una soluzione sterilizzante cutanea. In sala, l’anestesista ti accoglierà con grande attenzione: inserirà un ago-cannula, ovvero un piccolo tubicino flessibile in una vena del braccio, da cui ti verrà somministrato un sedativo o un anestetico, a seconda della modalità scelta (anestesia generale o sedazione profonda). L’intervento inizia con una piccola incisione cutanea, che può essere posizionata a livello del solco sottomammario, dell’areola o dell’ascella, in base al piano operatorio definito. Attraverso questa apertura, il chirurgo creerà con delicatezza una tasca (sopra o sotto il muscolo pettorale) dove verrà inserita la protesi mammaria. Le protesi, di ultima generazione, possono essere rotonde o anatomiche, a seconda del risultato estetico desiderato e della conformazione del tuo corpo. Il loro posizionamento viene eseguito con massima precisione, rispettando volumi, simmetria e proporzioni naturali. Durante l’intervento, sarai monitorata costantemente: battito cardiaco, pressione, ossigenazione, tutti i parametri saranno tenuti sotto controllo per garantirti la massima sicurezza. Una volta posizionate le protesi, il chirurgo verificherà l’equilibrio complessivo, controllerà la simmetria ed eventualmente apporterà piccole correzioni prima di chiudere l’incisione con punti sottili e applicare una medicazione protettiva e contenitiva. La durata dell’intervento è di circa 1 ora e mezza – 2 ore, ma può variare leggermente in base alla tecnica adottata e alla complessità del singolo caso. L’intervento viene eseguito in regime di day surgery o con una notte di degenza, a seconda delle condizioni cliniche e delle preferenze del team chirurgico. Al termine, indosserai un reggiseno compressivo che favorirà il posizionamento ottimale delle protesi e aiuterà a contenere il gonfiore. Una volta risvegliata, ti sentirai rilassata ma ancora leggermente sonnolenta. Resterai in osservazione per circa 1–2 ore (o più, se previsto), finché l’anestesista non darà l’ok per la dimissione. Potrai tornare a casa accompagnata, camminando sulle tue gambe, ma è importante non guidare e non restare sola nelle prime 24 ore. Il dolore post-operatorio è in genere contenuto, grazie all’effetto prolungato degli anestetici e a una terapia analgesica mirata. Tuttavia, gonfiore, senso di tensione toracica, indolenzimento ai movimenti sono normali nei primi giorni. Alcune pazienti avvertono freddo o lievi brividi, altre possono presentare nausea o capogiri transitori, soprattutto se non hanno rispettato il digiuno preoperatorio. Per qualche ora o giorno, è normale avere la pressione più bassa del solito: proprio per questo motivo, ogni spostamento, anche solo per andare in bagno, andrebbe fatto con l’assistenza di una persona fidata. L’intervento di mastoplastica additiva è oggi sempre più SICURO, PRECISO e PERSONALIZZATO, grazie all’evoluzione delle tecniche, dei materiali e alla competenza di chirurghi esperti nel rispetto delle forme femminili...
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Aspetti psicologici:

▀ Alla base del desiderio di modificare il proprio corpo, e in particolare il seno, si trova spesso un'esigenza profonda, non solo estetica, ma legata alla PERCEZIONE DI SÉ, al bisogno di sentirsi RICONOSCIUTE, VISIBILI, ACCETTATE. Secondo il celebre psicologo e sociologo americano Leon Festinger, esiste una spinta psicologica innata che porta ciascuno di noi a confrontarsi con gli altri per valutare il proprio valore sociale, la propria presentabilità, efficacia e capacità relazionale. Questo meccanismo, definito confronto sociale, agisce spesso in modo inconscio e può influenzare profondamente l’autostima, l’umore e la percezione del proprio ruolo nel mondo. Durante l’adolescenza, la costruzione dell’identità passa inevitabilmente per l’immagine corporea. In questa fase, l’aspetto fisico diventa un elemento determinante per accedere a esperienze affettive, sociali e relazionali. È qui che il seno, come simbolo di femminilità, sicurezza e desiderabilità, acquisisce un valore psicologico che va ben oltre la mera dimensione estetica. Non sorprende, quindi, che una disarmonia percepita – come un seno ritenuto troppo piccolo, asimmetrico o svuotato – possa diventare, in alcune persone, un pensiero ricorrente, un’ossessione silenziosa che invade la quotidianità, compromette i rapporti affettivi e condiziona le scelte, fino a limitare la libertà personale e l’autodeterminazione. A livello clinico, le condizioni psicologiche più frequentemente associate a un disagio corporeo includono: dismorfismo corporeo, disturbi alimentari, condizioni sfiguranti o dismorfiche congenite o acquisite, in alcuni casi, conflitti legati all’identità sessuale. Questi disagi, se trascurati, possono innescare un circolo vizioso di disadattamento emotivo e stress cronico. Il cortisolo, l’ormone dello stress, agisce in profondità: aumenta la ritenzione idrica, le adiposità localizzate e compromette ulteriormente il rapporto con lo specchio. Questo genera comportamenti compensatori: si cercano gratificazioni rapide nel cibo, spesso ricco di zuccheri e carboidrati, che alimentano ulteriori squilibri emotivi e metabolici. La mastoplastica additiva, in questo scenario, non è un atto di vanità, ma un intervento che può aiutare molte donne a ristabilire coerenza tra corpo e identità, a riconoscersi nel proprio riflesso, a liberarsi da un senso di inadeguatezza che limita l’espressione della loro femminilità. Tuttavia, è fondamentale che ogni scelta chirurgica sia guidata da consapevolezza, ascolto e sostegno psicologico adeguato, per evitare di cadere nell’illusione che una modifica esterna possa, da sola, sanare un disagio interno più profondo. La bellezza non è mai solo una questione di centimetri o proporzioni, ma di ARMONIA tra ciò che si è e ciò che si desidera diventare. E in questo, la psicologia della bellezza è parte integrante del percorso di trasformazione…
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Aspetti del ritorno sociale:

▀ Il ritorno alla vita quotidiana dopo una mastoplastica additiva è un percorso graduale, che coinvolge sia il corpo che la mente. Nei primi giorni dopo l’intervento è fondamentale concedersi riposo: si consiglia di evitare qualsiasi sforzo fisico, di non sollevare pesi e di mantenere un ritmo rallentato. In questa fase iniziale, il seno può apparire gonfio, teso e leggermente dolente, ma il disagio è generalmente ben controllabile con una terapia antidolorifica prescritta dal chirurgo. Nei primi tre-quattro giorni si possono avvertire fastidi più intensi, che poi tendono a ridursi progressivamente. Alcune pazienti descrivono una sensazione di tensione toracica, più che un vero e proprio dolore, dovuta all’adattamento dei tessuti alle nuove protesi. È importante indossare sin da subito un reggiseno contenitivo, che aiuta a sostenere il seno, a ridurre il gonfiore e a favorire una guarigione ordinata. Questo indumento andrà portato giorno e notte per almeno quattro settimane. Generalmente, il ritorno al lavoro avviene entro una settimana o dieci giorni, soprattutto se si svolge un’attività sedentaria. Per attività più fisiche, come quelle che richiedono movimenti ampi delle braccia o il sollevamento di carichi, è opportuno attendere almeno due o tre settimane. Lo stesso vale per lo sport: le attività leggere possono essere riprese dopo un mese, mentre quelle più intense, come la corsa o l’allenamento con i pesi, richiedono almeno sei-otto settimane di attesa. Anche la ripresa dell’attività sessuale merita attenzione. Nella maggior parte dei casi è preferibile evitare rapporti nei primi 10-15 giorni, per non esercitare pressioni sulla zona operata e consentire una corretta stabilizzazione delle protesi. Dopo questo periodo, è possibile riprendere gradualmente l’intimità, con la dovuta delicatezza, ascoltando il proprio corpo e rispettando i tempi di guarigione. Per quanto riguarda la cura delle cicatrici, è importante seguire le indicazioni del chirurgo: mantenere la pelle pulita, asciutta, e proteggerla dal sole diretto. Con il tempo, le cicatrici tenderanno a schiarirsi, soprattutto se vengono utilizzati prodotti idratanti e lenitivi, scelti in base al consiglio medico. Dal punto di vista sociale, molte donne raccontano che, dopo l’intervento, si sentono più sicure, più libere nel vestirsi e più a proprio agio nel mostrarsi. Tuttavia, è del tutto normale provare anche un po’ di disorientamento all’inizio: il corpo è cambiato e serve tempo per riconoscersi nella nuova immagine. Questo processo psicologico di riadattamento avviene naturalmente e, nella maggior parte dei casi, è accompagnato da una sensazione crescente di soddisfazione e benessere. Rispettare i tempi, seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie e mantenere un dialogo aperto con il proprio chirurgo sono elementi fondamentali per vivere questa fase con serenità. Il ritorno alla vita di tutti i giorni, se affrontato con gradualità e consapevolezza, può diventare una bellissima occasione per ristabilire un equilibrio tra l’aspetto esteriore e la propria immagine interiore...
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Quali combinazioni ci sono:

▀ La mastoplastica additiva può essere personalizzata e potenziata associandola ad altri trattamenti chirurgici e non chirurgici, con l’obiettivo di migliorare non solo il volume del seno, ma anche l’armonia complessiva della silhouette. In molti casi, viene eseguita in abbinamento a una mastopessi, ovvero un lifting del seno, utile quando il seno risulta svuotato o rilassato e necessita non solo di volume, ma anche di un rimodellamento in altezza. Questa combinazione consente di ottenere un seno pieno, sollevato e ben proporzionato. Per perfezionare il contorno corporeo e valorizzare l’effetto estetico, si può associare anche una liposcultura delle aree ridondanti attorno al seno, come il bordo esterno del torace, la piega ascellare o la parte superiore dell’addome, rimuovendo i piccoli accumuli adiposi che disturbano la linea. Un’altra combinazione frequente è con la liposuzione dell’addome o dei fianchi, soprattutto nelle pazienti che desiderano un miglioramento più ampio del profilo corporeo, ad esempio dopo una gravidanza o un forte dimagrimento. Questo approccio consente di riequilibrare le proporzioni e ridefinire la zona toracica in modo armonico. Sul piano non chirurgico, la mastoplastica può essere accompagnata da trattamenti di biostimolazione del décolleté, che migliorano la qualità della pelle e riducono i segni dell’invecchiamento cutaneo in un’area spesso esposta ma trascurata. In alcuni casi, si associano anche trattamenti laser frazionati, peeling delicati o sedute di radiofrequenza per il collo e la parte superiore del busto, così da ottenere una transizione estetica morbida tra seno e aree circostanti. In sintesi, la mastoplastica additiva non è un intervento isolato, ma può diventare il fulcro di un progetto più ampio di ridefinizione della femminilità, adattato alle esigenze e al corpo di ogni paziente. Ogni combinazione va valutata attentamente insieme al chirurgo, per garantire un risultato sicuro, equilibrato e in sintonia con la propria immagine ideale. Aggiuntivamente, per magnificare ancora di più risultati acquisiti, l’invito è quello di seguire una DIETA EQUILIBRATA e di integrare l’alimentazione con tutto quello che può risultare utile per mantenere il fondamentale funzionamento del “Gut microbiotico”. Non di meno risulta importantissimo intraprendere una COSTANTE ATTIVITÀ MOTORIA all’interno di un “MODUS VIVENDI, PENSANDI ET OPERANDI” che miri ad innalzare la soglia dello stress e favorire L’IMMUNOCOMPETENZA e così la LONGEVITÀ....
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Domande F.A.Q.

Quanto dura il risultato?+-

▀ Il risultato di una mastoplastica additiva è duraturo nel tempo, ma non è da considerarsi permanente in senso assoluto. Le protesi mammarie moderne sono progettate per resistere anche oltre i 10-15 anni, ma la loro durata dipende da diversi fattori: la qualità dei tessuti, lo stile di vita, eventuali variazioni di peso, gravidanze, l’invecchiamento fisiologico e naturalmente anche dalla risposta soggettiva del corpo. In molti casi, le protesi possono rimanere in sede per tutta la vita senza necessità di sostituzione, a condizione che non insorgano complicanze come contrattura capsulare, rottura o cambiamenti estetici rilevanti. Tuttavia, è buona norma effettuare controlli periodici con il chirurgo e, quando indicato, eseguire esami strumentali (come ecografie o risonanze magnetiche) per monitorare lo stato degli impianti. Con il passare degli anni, i tessuti naturali possono cambiare, e in alcuni casi si può desiderare un ritocco per riadattare la forma alla nuova morfologia. Ma in assenza di problemi, non è obbligatorio sostituire le protesi a scadenze fisse. In sintesi: il risultato è stabile e soddisfacente per molti anni, ma va curato, monitorato e eventualmente aggiornato nel tempo, proprio come accade con ogni parte del nostro corpo che evolve con noi.

Il trattamento è doloroso?+-

Il decorso post-operatorio della mastoplastica additiva non è generalmente considerato doloroso in senso stretto, ma può essere caratterizzato da fastidi localizzati, sensazione di tensione al petto, rigidità muscolare e, nei primi giorni, un lieve indolenzimento simile a quello che si prova dopo un intenso allenamento dei pettorali. Il livello di fastidio dipende da diversi fattori, tra cui la soglia del dolore individuale, la posizione delle protesi (sopra o sotto il muscolo) e le tecniche chirurgiche utilizzate. Quando le protesi vengono inserite in sede sottomuscolare, ad esempio, si può avvertire una maggiore tensione nei primi giorni, dovuta allo stiramento del muscolo. Per gestire questi fastidi, il chirurgo prescriverà una terapia antidolorifica mirata, solitamente a base di paracetamolo o antinfiammatori, da assumere regolarmente nei primi 3–5 giorni. In alcuni casi, può essere utile anche l’applicazione di ghiaccio (ben protetto da un panno) nella parte superiore del seno o nella zona toracica, per alleviare il gonfiore e migliorare la sensazione di pressione. È fondamentale indossare correttamente il reggiseno post-operatorio, che sostiene il seno, stabilizza le protesi e contribuisce a ridurre il fastidio nei movimenti. Dormire con la schiena leggermente sollevata, soprattutto nei primi giorni, aiuta a diminuire la pressione e a facilitare il drenaggio linfatico. In sintesi, il decorso può essere accompagnato da fastidi gestibili, più che da un dolore vero e proprio, e tende a migliorare sensibilmente entro la prima settimana. Con una buona assistenza post-operatoria e il rispetto delle indicazioni, il recupero è generalmente sereno e ben tollerato.

Quali possono essere gli effetti non desiderati?+-

▀ La mastoplastica additiva è uno degli interventi estetici più richiesti al mondo e, grazie alle tecniche moderne e all’evoluzione delle protesi, oggi è considerata una procedura sicura, altamente personalizzabile e con un alto grado di soddisfazione. Tuttavia, come per ogni atto chirurgico, possono esserci effetti indesiderati o complicanze, che è importante conoscere per affrontare il percorso in modo consapevole e sereno. Nei primi giorni dopo l’intervento, è normale avvertire gonfiore, tensione al petto e un certo indolenzimento nella zona trattata. Alcune pazienti riferiscono una sensazione di pressione toracica, soprattutto se le protesi sono state inserite in sede sottomuscolare. Questo tipo di disagio è fisiologico e viene generalmente gestito in modo efficace con antidolorifici leggeri prescritti dal chirurgo. In poche settimane, il corpo si adatta al nuovo volume e la sensazione si attenua progressivamente. È anche comune osservare ecchimosi e rigidità dei movimenti delle braccia, che migliorano spontaneamente con il passare dei giorni. In alcuni casi, può comparire un lieve formicolio o alterazione della sensibilità a livello dei capezzoli, dovuta all’inevitabile stiramento dei tessuti e dei nervi superficiali durante l’intervento. Questo effetto è quasi sempre temporaneo e tende a regredire entro pochi mesi. Tra gli effetti meno frequenti ma possibili ci sono l’ematoma post-operatorio (accumulo di sangue nella tasca della protesi), che può richiedere un drenaggio precoce, e la sierosità, cioè la raccolta di liquido sieroso intorno all’impianto. Entrambe le condizioni vengono trattate con successo nella maggior parte dei casi, senza compromettere il risultato finale. Più rare, ma da considerare, sono le infezioni locali e il ritardo nella guarigione della ferita, che possono comportare l’uso di antibiotici o, in casi estremi, la rimozione temporanea della protesi. Fortunatamente, con una buona sterilità in sala operatoria, un corretto protocollo post-operatorio e l’attenzione del paziente, questi eventi sono poco frequenti. Un’altra complicanza possibile nel tempo è la contrattura capsulare, ovvero una reazione fibrosa esagerata del corpo che rende la capsula intorno alla protesi più dura del normale. Questo può alterare la forma del seno e provocare fastidio, ma oggi si tende a prevenire questa condizione con protesi moderne, tecniche raffinate e un attento monitoraggio post-operatorio. Infine, va considerato anche l’aspetto emotivo. In alcuni casi, può comparire un sottile disorientamento psicologico nei primi giorni, quando il seno appare più gonfio e alto del previsto. Serve tempo perché si “ammorbidisca”, si adatti al corpo e assuma un aspetto naturale. Durante questa fase è normale oscillare tra entusiasmo e piccoli momenti di incertezza: è un processo di adattamento, del tutto comprensibile, che si stabilizza con il passare delle settimane. In sintesi, la mastoplastica additiva è un intervento molto sicuro, ma non è esente da rischi o piccoli imprevisti. La buona notizia è che nella stragrande maggioranza dei casi, gli effetti collaterali sono transitori e risolvibili, soprattutto se affrontati con tempestività e con il giusto supporto medico. Il primo passo? Affidarsi a un chirurgo esperto, seguire con attenzione le indicazioni post-operatorie e vivere questo cambiamento con equilibrio, realismo e fiducia.

Come posso preparami prima?+-

▀ Affrontare una mastoplastica additiva significa intraprendere un percorso importante, che coinvolge il corpo ma anche la mente. Prepararsi bene non è solo una questione clinica, ma anche una forma di cura verso se stesse: è il modo migliore per trasformare l’intervento in un’esperienza positiva, sicura e consapevole. La prima cosa da sapere è che si tratta di un intervento programmato, non urgente, e proprio per questo deve essere affrontato con un livello di attenzione ipercautelativo. Non si può lasciare nulla al caso. La chirurgia estetica non è necessaria per la sopravvivenza, quindi ogni dettaglio deve essere controllato per abbattere al massimo ogni possibile rischio. Questo è ciò che la rende sicura, efficace e predicibile. Devi quindi essere in ottima salute, e questo sarà confermato da un set di esami preoperatori fondamentali: analisi del sangue, elettrocardiogramma e, se necessario, una radiografia del torace o un ecodoppler agli arti inferiori. Durante la visita, ti verrà chiesta un’anamnesi accurata: non nascondere nulla. È importante comunicare ogni condizione medica (ipertensione, diabete, trombofilie, problemi cardiaci, neurologici), così come l’uso di farmaci, integratori, contraccettivi orali, la presenza di protesi dentarie o lenti a contatto. Tutto ciò che può sembrare irrilevante, in realtà non lo è. Nei giorni che precedono l’intervento, dovrai sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti o antinfiammatori come aspirina, ibuprofene, naproxene e simili. Questi aumentano il rischio di sanguinamento e complicanze. Anche la pillola anticoncezionale andrebbe sospesa circa un mese prima, e valutata con il medico la possibilità di una copertura con eparina nel post-operatorio. Se fumi, è essenziale smettere almeno 10 giorni prima dell’intervento, poiché il fumo moltiplica il rischio di complicanze e rallenta sensibilmente la guarigione. Bastano pochi giorni di sospensione per abbattere questo rischio in modo significativo. Dal punto di vista emotivo, è normale provare una certa ansia, soprattutto all’idea di doversi affidare totalmente a un chirurgo e a un anestesista. Spesso non è la paura dell’intervento in sé, ma quella di perdere il controllo per qualche ora. In alcuni casi, può emergere anche la paura di non piacersi o di non essere più accettate dopo il cambiamento. Se questi timori diventano troppo intensi, è importante parlarne: a volte può essere utile valutare, insieme al medico, il supporto di una lieve terapia ansiolitica nei giorni che precedono l’intervento. Sul piano pratico, organizza bene il tuo rientro: non potrai guidare né restare sola nelle prime 24-48 ore, quindi assicurati di avere una persona di fiducia che ti accompagni e che possa aiutarti nei primi gesti quotidiani. Prepara abiti comodi, preferibilmente con apertura frontale, e crea uno spazio tranquillo in cui poterti riposare. Ricorda anche che il sole è nemico della guarigione: nelle settimane successive evita l’esposizione diretta per non favorire la comparsa di macchie e iperpigmentazioni sulle cicatrici in fase di assestamento. Prenditi cura di te già prima dell’intervento: idrata la pelle del seno, cura l’alimentazione, dormi bene, e inizia a rallentare il ritmo per prepararti con equilibrio. Una mente serena e un corpo ben predisposto sono i due migliori alleati di un risultato bello, duraturo e soddisfacente. Infine, porta con te in clinica tutto ciò che ti verrà richiesto: i documenti firmati (come il consenso informato), eventuali esami, e la prescrizione dei farmaci da iniziare dopo l’intervento, come antibiotici o analgesici. In fondo, il rischio più grande che dovresti correre il giorno dell’intervento dovrebbe essere… il tragitto in macchina per arrivare in clinica. Tutto il resto, con la giusta preparazione, sarà sotto controllo.

Quali attenzioni debbo avere dopo?+-

Il momento dopo un intervento di mastoplastica additiva è una fase delicata e fondamentale per la buona riuscita del risultato finale. È il tempo in cui il corpo si assesta, i tessuti si adattano e il nuovo equilibrio prende forma. In questo periodo, la cura di sé diventa una vera e propria estensione dell’intervento, fatta di gesti semplici ma decisivi. Nei primi giorni, potresti avvertire una sensazione di tensione, gonfiore e indolenzimento nella zona del torace. Tutto questo è normale. Il corpo sta reagendo all’intervento e ha bisogno di riposo e contenimento. Per questo motivo, è essenziale indossare costantemente un reggiseno contenitivo, giorno e notte, per almeno quattro settimane. Questo presidio non solo sostiene le protesi nella loro posizione, ma riduce l’edema e favorisce una guarigione ordinata. In caso di gonfiore marcato o sensazione di calore localizzato nei primi 2-3 giorni, può essere utile applicare delicatamente del ghiaccio (sempre protetto da un panno morbido) sulla parte superiore del seno o nelle aree circostanti, facendo attenzione a non esercitare pressione diretta sulla zona operata. Le applicazioni vanno fatte a intervalli, per brevi periodi, e solo nei primi giorni, su indicazione medica. È altrettanto importante evitare movimenti ampi con le braccia, sollevamenti di pesi, sport e sforzi fisici durante le prime due settimane. Anche se ti senti bene, è fondamentale non anticipare i tempi: le protesi devono stabilizzarsi e i tessuti hanno bisogno di tempo per guarire correttamente. Le attività quotidiane più leggere possono essere riprese con cautela già dopo una settimana, mentre per lo sport sarà meglio attendere almeno 4-6 settimane, a seconda del tipo di allenamento. Un tema spesso trascurato, ma importante, riguarda la ripresa dell’attività sessuale. È consigliabile attendere almeno 2 settimane prima di riprendere l’intimità, e comunque solo quando il dolore si è attenuato e ci si sente a proprio agio con i movimenti. Anche al ritorno dell’intimità, è fondamentale evitare pressioni dirette o movimenti bruschi sul torace, lasciando che sia il tempo a guidare gradualmente la ripresa. La cura delle cicatrici merita attenzione: mantienile pulite, asciutte, e proteggile dai raggi solari per almeno due mesi. L’esposizione al sole potrebbe infatti causare iperpigmentazioni o cicatrici più evidenti. Quando indicato, potrai iniziare a usare creme specifiche per favorirne la rigenerazione, ma sempre seguendo le indicazioni del chirurgo. Dal punto di vista generale, alimentazione leggera, idratazione e riposo sono ottimi alleati per una ripresa ottimale. Riduci o evita il consumo di alcol e sospendi, se possibile, il fumo: entrambi rallentano i processi di guarigione e possono compromettere il risultato estetico. Infine, arriva il momento più delicato, ma anche il più affascinante: riappropriarsi del proprio corpo. All’inizio potresti percepire il seno più alto, rigido o “estraneo”. È una sensazione assolutamente normale: le protesi impiegano diverse settimane per assestarsi e trovare la loro posizione naturale. In parallelo, anche il tuo sguardo interiore ha bisogno di tempo per abituarsi alla nuova immagine. Il cambiamento non è solo fisico, ma anche percettivo, emotivo. È un incontro nuovo con te stessa, che va vissuto con pazienza e senza fretta. Prendersi cura di sé dopo una mastoplastica additiva non significa soltanto seguire delle istruzioni, ma abitare il proprio cambiamento con attenzione, consapevolezza e rispetto. È da questa cura — costante, gentile e presente — che nasce la bellezza più autentica: quella che si costruisce, giorno dopo giorno, in armonia con il proprio corpo.

Cosa fare se non sono pienamente soddisfatta/soddisfatto?+-

▀ Torna dal tuo medico per valutare insieme a lui una soluzione plausibile. Considera che si tratta di un lavoro manuale condizionato dalla risposta biologica individuale. Le complicanze, infatti, generalmente non dipendono dall’operato del medico. Il paziente spesso attribuisce, erroneamente, al medico il nesso tra causa ed effetto dimenticando che è, solitamente, la risposta biologica individuale a contribuire significativamente ai risultati della terapia chirurgica. Il medico comunque ha l'interesse di renderti soddisfatto/a perché fonda il suo lavoro sul passaparola positivo. Tieni conto di informarti sempre bene leggendo le SCHEDE TECNICHE ed il CONSENSO INFORMATO dei trattamenti sul nostro portale per una corretta VALUTAZIONE e poni a lui ogni domanda utile per fugare tutti i tuoi dubbi residui, per modulare bene le tue aspettative.

Quali sono le caratteristiche del trattamento?+-

▀La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che consente di aumentare il volume del seno o migliorarne la forma e la simmetria. Si esegue mediante l’inserimento di protesi in gel di silicone coesivo, rotonde o anatomiche, in posizione sopra o sotto il muscolo. È indicata in caso di seno piccolo, svuotato dopo allattamento o dimagrimento, o in presenza di asimmetrie. Le incisioni sono ridotte e posizionate nel solco sottomammario, intorno all’areola o nell’ascella, a seconda dei casi. L’intervento dura circa 60-90 minuti e si esegue in anestesia generale, spesso in regime di day-surgery. Dopo l’intervento è necessario indossare un reggiseno contenitivo per almeno 4 settimane. Il ritorno al lavoro avviene generalmente dopo 7-10 giorni, mentre l’attività sportiva va ripresa dopo 4-6 settimane. Il risultato si stabilizza in circa 2-3 mesi, quando le protesi si “assestano” e il seno assume un aspetto naturale. L’intervento non interferisce con l’allattamento né con la sensibilità a lungo termine, se eseguito correttamente. I risultati sono duraturi e possono essere mantenuti nel tempo con piccoli accorgimenti e controlli regolari.

Quando posso ripetere il trattamento?+-

▀ La mastoplastica additiva può essere ripetuta quando si rende necessario sostituire le protesi (generalmente dopo 10-15 anni), oppure in caso di variazioni estetiche, asimmetrie, cambiamenti del corpo (gravidanza, dimagrimento), o complicanze come contrattura capsulare o rottura dell’impianto. La decisione va sempre valutata con il chirurgo, che stabilirà i tempi più sicuri per intervenire, generalmente non prima di 6-12 mesi dall’intervento precedente, salvo urgenze.


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Recensioni

Valutazione 
03/03/2022

professionalità

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